Si chiama Gianpaolo Calanchi, è amministratore unico del gruppo Fisi (di cui il socio e collega fondatore, Renzo Sartori, è presidente), ed è sicuramente una delle menti più dinamiche della logistica integrata italiana.
Un manager che ha fatto dell’integrazione una delle sue chiavi di volta, e che ha compreso quale sia l’importanza di tirare la leva dell’unione e della sinergia, anziché i freni della divisione e dell’isolamento.
A spiegare la genesi del progetto del gruppo Fisi e le motivazioni del successo dell’iniziativa imprenditoriale è lo stesso Gianpaolo Calanchi sulle pagine dell’inserto Affari & Finanza, de La Repubblica, ribadendo che “il mercato italiano è frammentato, ci sono 90 mila padroncini e 120 mila operatori, ma il comparto della logistica è destinato a crescere, gli spazi ci sono e sono importanti. Solo nell’ambito della contract logistic, cioè la logistica integrata, si parla di un volume d’affari attorno ai 7,5 miliardi di euro”.
Un business abbastanza allettante da dedicare ampi sforzi e significativi impegni. Un mercato così ampio e “trascurato” da non poter non indurre il gruppo Fisi a colmare le carenze settoriali, andando a competere con i principali competitors, peraltro tutti stranieri (DHL, Kuenhe Nagel). Gianpaolo Calanchi (consulta il sito ufficiale), con il gruppo creato insieme al partner d’affari Renzo Sartori, mira pertanto a fare il leader a casa propria. “L’Italia è lunga e stretta, devi conoscere il territorio per fare questo mestiere e devi essere in grado di prendere decisioni in rapidità.
Questo è un nostro vantaggio” – aggiunge l’imprenditore – “La logistica strategica, che integra i vari passaggi, dal punto di partenza a quello di arrivo, in cui i software scambiano le comunicazioni tra il magazzino, il trasporto e l’ultimo miglio, non la si fa con i camioncini”.
Appare così chiara la nuova sfida dell’imprenditore: “Essere tra i primi tre operatori logistici in Italia nella filiera del largo consumo”. Una meta che, grazie a un primo sviluppo davvero straordinario, non sembra più tanto lontano.