Il prestito con cambiali rientra in quelle tipologie di prestiti non finalizzati, che pertanto possono essere richiesti anche senza fornire una motivazione all’acquisto. Spesso questa forma di prestito è l’unica possibile per coloro che hanno difficoltà ad accedere al credito, perché ad esempio sono stati protestati oppure risultano dei cattivi pagatori.
Come dice il nome stesso, la caratteristica principale di questo tipo di prestito è quella che la restituzione delle rate mensili avviene tramite il pagamento di cambiali. Ogni cambiale avrà un importo assolutamente identico e avranno una scadenza mensile, esattamente come se si trattasse di un semplice rimborso con dei bollettini postali.
Solitamente questa tipologia di prestito ha un tasso fisso e, nel momento della firma del contratto, viene anche stabilito il numero e l’importo delle rate da pagare. Solitamente il rimborso è mensile, ma in alcuni casi può essere concesso anche un rimborso trimestrale. Solitamente per poter concedere il prestito con cambiali vengono chieste delle garanzie, che possono essere la busta paga del richiedente, qualora sia un lavoratore dipendente, oppure il modello unico, o ancora la firma di un garante che si impegna a versare l’importo della rata se il debitore principale non vi provvede.
Prestito con cambiali per cattivo pagatore
Qualora chieda accesso a questo tipo di prestito una persona che in passato ha avuto problemi di pagamento ed è stato segnalato come cattivo pagatore presso la Centrale dei Rischi Finanziari, il Crif, la società finanziaria prima di procedere all’erogazione del finanziamento chiede delle spedifiche garanzie, che il richiedente può fornire in due modi:
- che il trattamento di fine rapporto venga completamente assorbito dalla società finanziaria in caso di mancato pagamento delle rate. Ovviamente questa è una possibilità che hanno solo i lavoratori dipendenti;
- un’assicurazione sulla vita, che viene chiesta a tutti i lavoratori autonomi.
In alternativa ci sarebbe bisogno della firma di un garante, che viene chiesta a coloro che non hanno un TFR valido, perché magari appena assunte. I documenti necessari per poter accedere a questi prestiti sono l’ultima busta paga, per i lavoratori dipendenti, mentre i lavoratori autonomi e i liberi professionisti devono presentare l’ultimo modello 730.
Quale durata ha il prestito cambializzato?
La durata minima del prestito è di solito pari a 36 mesi, che possono arrivare al massimo a 120. Come abbiamo già anticipato, il rimborso delle rate avviene tramite il pagamento di effetti cambiari. Il primo pagamento di solito si ha dopo 60 o 70 giorni. All’interno dell’importo della rata sono solitamente incluse anche queste spese:
- costo dell’assicurazione;
- spese per l’acquisto delle cambiali;
- spese per la registrazione dei contratti;
- spese di istruttoria della pratica;
- le commissioni di mediazione.